La Valle dei Sette Morti
La Valle dei Sette Morti è una tipica storia clodiense, molto bella, che mio padre mi raccontava spesso in questo periodo. Siccome la sento molto cara, vorrei lasciarla anche a voi.
Sei poveri pescatori più un giovane figlio di uno di questi, decisero di andare a pesca anche nel giorno della ricorrenza dei defunti, senza minimamente curarsi di rispettarla e onorarla andando al cimitero a far visita ai loro cari che sono morti. La pesca, però, non portò molto frutto, solo qualche "anguela"; ad un certo punto tra la rete si impigliò il cadavere di un uomo annegato; lo tirarono fuori dalla rete da pesca e lo lasciarono lì, senza alcun rispetto per il morto. Quando fu pronta la cena, i sei marinai si unirono insieme per mangiare la polenta con le poche "anguele" pescate. Ubriachi per il troppo vino bevuto, presero in giro il giovane ragazzo dicendo di andare fuori a chiedere al morto se volesse anche lui unirsi alla cena. Il povero ragazzo ubbidì, ma poco dopo il morto entrò nella stanza dove i si trovavano i marinai festanti, in un attimo piombò il silenzio e il fradicio cadavere li ammonì con violente parole di maledizione, facendoli morire tutti all'istante dalla paura. Rimasero in vita solo un cane, che si trovava lì nel casone da pesca, e il bambino che aveva fatto notare a tutti l'inopportunità di uscire con la barca in quel nebbioso 2 Novembre.
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